Vino Via | Tappa 9
Cassine - Bergamasco
Il percorso
- PARTENZA - Cassine, palazzo del Comune
- ARRIVO - Bergamasco, Pro Loco
- LUNGHEZZA TAPPA - 18 km
- DIFFICOLTÀ - Media
- TERRENO - 0% strade sterrate, 30% asfalto su strade secondarie e provinciali, , 20% sentieri.
- DISLIVELLO - colline basse, max dislivello 180 m
Si attraversa il centro storico di Cassine, incontrando in uscita la cantina sociale cooperativa del paese e altre aziende vinicole. In località Sant’Anna, si lascia l’asfalto per piegare verso nord in un sentiero tra i campi. Dopo un breve tratto fiancheggiante i binari della ferrovia, si svolta a sinistra fino a incrociare la SP30: 150 m in direzione nord e una deviazione sulla sinistra permette di evitare la strada e visitare un’altra azienda vitivinicola.
Risuperata la provinciale, si percorre una lunga sterrata rettilinea a fianco di un canale, dal lato opposto del paese di Gavonata. La svolta a sinistra sulla SP137 prosegue dritta, trasformandosi in una mulattiera che porta in località Spazzona e subito dopo a San Rocco, dove è possibile far rifornimento di ottimi dolci o fare una sosta nel caffè-alimentari del paese.
Parallela alla provinciale, una sterrata gira dopo breve a destra, verso nord-ovest: in circa 5 km tra campi, boschi, filari di vigna e di alberi da frutta, si sale lentamente fino al paese di Bergamasco, superando prima la provinciale poi, seguendo la SP242, la linea ferroviaria e infine il ponte sul Belbo. In paese qualche negozio, b&b, alcuni circolini tra i quali la S.O.M.S dove è possibile cenare, oltre ad un agriturismo poco distante.
Cosa vedere
Se si passa ai primi di settembre a Cassine, da non perdere la “festa medioevale”, importante manifestazione in costume e unica rievocazione storica della provincia: il centro storico, caratterizzato da vie che si inerpicano verso la parte più alta, viene completamente liberato da qualsivoglia riferimento alla vita contemporanea e si cala totalmente nell’atmosfera medioevale, con i suoi mercanti, cavalieri, musici, danzatori, arcieri, nobili e popolani.
Al termine della tappa, Bergamasco che, con la sua particolare posizione lungo l’asse del torrente Belbo, a metà strada fra la pianura alessandrina e le colline del Monferrato, ha sempre costituito un interesse strategico, fin dai tempi dell’Antica Roma e poi nel Medioevo.
Tra le sue vestigia storiche, merita un cenno la cinta muraria, ancora oggi parzialmente conservata: restano due lati e parte di un terzo, oltre a due torri d’angolo su quattro originarie. Fra le due torri rimaste, è visibile una torretta, aggiunta a difesa del Palazzo Marchionale: castello risalente al 1000 circa, trasformato nei secoli successivi in maniero residenziale di varie famiglie nobili, attualmente proprietà dello scenografo cinematografico Carlo Leva che oltre ad averlo restaurato in parte, vi ha installato un piccolo museo del cinema, visitabile consultando gli orari oppure su richiesta.
Oltre ai reperti cinematografici, al piano terreno è possibile ammirare uno splendido portico colonnato, corredato di affreschi, e stanze voltate, anch’esse affrescate, ed una piccola, ma suggestiva, cappella interna. Racchiuso tra le mura, un bel giardino a quadrilatero con vialetti e un’ampia gamma di specie vegetali trai quali alberi di pregio, come magnolie, betulle, tassi e cedri del Libano.
Cosa gustare
A Cassine, la coltivazione della vite ha origini antichissime e anche qui costituisce l’attività prevalente, favorita dalle particolari condizioni e caratteristiche del suolo e del clima. Oltre ai tradizionali vitigni della zona come Moscato, Cortese e Barbera si trovano anche Freisa, Dolcetto e Albarossa.
Il legame di queste terre con l’antica “via del sale” verso il mare e la Liguria, fa sì che in alcuni ristoranti della zona si possano ancora trovare specialità tradizionali con pesci conservati sotto sale, come lo stoccafisso all’acquese o la “bagna càuda”, salsa calda a base di acciughe, olio e aglio, in cui s’intingono le verdure crude o cotte coltivate nel territorio: cardi, carciofi, patate, peperoni, cavolfiore e molto altro. Una pausa dolce o una piccola scorta per il viaggio si può fare invece in località San Rocco: biscotti secchi di vari tipi tra i quali anche quelli al sapore di vino.
La ricchezza e la genuinità delle campagne trovano riscontro anche sulle tavole di Bergamasco: nei locali del paese, è possibile trovare cibi genuini, preparati seguendo con meticolosità i dettami dell’antica tradizione culinaria del territorio, con tipicità di prim’ordine, come con il tartufo, preziosissimo prodotto della terra che ha nel territorio bergamaschese una delle sue roccaforti : in ottobre infatti si tiene un’importante mostra-mercato.
Quasi altrettanto famose sono le carni e i salumi di Bergamasco, e non mancano verdura e frutta di stagione, rigorosamente prodotte in loco, per gustosi pasti “a chilometri zero”, in grado dunque di sostenere una tradizione gastronomica di qualità, a prezzi più che accessibili.
Come arrivare
In auto:
- da Milano, Torino e Bologna con l’autostrada A26 (Genova Voltri-Gravellona Toce), uscita Alessandria Sud poi SS 30 direzione Acqui Terme
- Strada Statale 30, linea Alessandria-Cassine-Acqui Terme
In treno:
- Linea Alessandria- San Giuseppe di Cairo- Savona: fermata Cassine
In bus:
- Per orari consultare autolinee Arfea , linea Alessandria- Acqui Terme, fermata Cassine .
servizio sostitutivo FS, fermate a Frazione Gavonata-Frazione Sant’Anna-Cassine-Bivio frazione Caranzano.

I punti aderenti alla Vino Via
IN COSTRUZIONE
